Il PGT

Che cosa è

Il PGT (Piano di Governo del Territorio) rappresenta lo strumento principe di una città per regolare il suo modello e i suoi indirizzi di sviluppo. Si tratta di un documento caratteristico della Regione Lombardia, che lo ha introdotto nel 2005 con la Legge Regionale n.12.

Rispetto al suo predecessore, il PRG – Piano Regolatore Generale, il PGT è uno strumento dalla visione molto più ampia, che va a toccare non solo le modalità e le regole di espansione fisica della città, ma anche argomenti come la sostenibilità e la tutela ambientale, i servizi pubblici, la mobilità e ogni altro aspetto che va a costituire una componente importante per definire la qualità della vita dei cittadini.

Il PGT si compone essenzialmente di 3 documenti:

il Documento di Piano

il Piano dei Servizi

il Piano delle Regole

Tra questi il Documento di Piano è quello dalle caratteristiche più strategiche, definendo gli indirizzi che lo sviluppo della città vorrà prendere. Nel caso del nuovo PGT, attualmente in costruzione, il nuovo Documento di Piano definisce 5 linee di indirizzo, ognuna delle quali caratterizzata da una serie di priorità:

  • Incrementare la dotazione di AREE VERDI e la DOTAZIONE ARBOREA nel centro di Varese e nei diversi centri civici della città
  • Rafforzare i percorsi di connessione verdi e fruitivi tra i sistemi naturali della MONTAGNA (Parco del Campo dei Fiori) e il sistema del LAGO
  • Conservazione e valorizzazione delle aree di rilevanza naturalistica
  • Conservare e valorizzare le risorse naturalistiche e fruitive del PARCO DEL CAMPO DEI FIORI potenziando le opportunità sentieristiche
  • Mettere in sicurezza le aree a rischio di erosione e dissesto idrogeologico.
  • Valorizzare il sistema delle AREE PROTETTE attraverso l’estensione del PLIS Cintura verde e rafforzando la rete dei percorsi di collegamento tra i PLIS.
  • Tutela e aumento della BIODIVERSITÀ.
  • Rafforzare il ruolo di Varese come POLO ATTRATTIVO PER NUOVE FORME DELL’ABITARE E DEL LAVORO
  • Valorizzare l’area del CAMPUS UNIVERSITARIO dell’INSUBRIA come centralità urbana aperta e connessa alla città e creare più RESIDENZE UNIVERSITARIE
  • Realizzare azioni di sostegno all’OFFERTA ABITATIVA SOCIALE all’interno dei nuovi interventi di rigenerazione urbana.
  • Potenziare i processi di rigenerazione urbana, ambientale e paesaggistica
  • Realizzare NUOVI SERVIZI E DOTAZIONI DI SPAZI APERTI MULTIFUNZIONALI per una fruizione inclusiva degli spazi e delle attrezzature pubbliche rivolta a diverse fasce di età (spazi verdi attrezzati, orti urbani, giardini per l’attivita fisica con spazi studio, luoghi di aggregazione, servizi per l’assistenza sanitaria, etc.).
  • Creare un sistema di PERCORSI CICLOPEDONALI ATTREZZATI, continui, fruibili e sicuri, a servizio di cittadini e turisti, che mettano fisicamente in RETE I PRINCIPALI POLI CULTURALI
  • Potenziare l’accessibilità territoriale diffusa tramite PERCORSI DELLA MOBILITÀ LENTA, trasporto pubblico e forme di mobilita condivisa al fine di consentire una più ampia fruizione della rete di risorse culturali, paesaggistiche e di svago presenti in città.
  • Valorizzare il PATRIMONIO DELLE VILLE STORICHE E DEI GIARDINI incrementandone la fruibilità a servizio della collettività.
  • Mettere in relazione il MUSEO ARCHEOLOGICO DI VILLA MIRABELLO CON IL SITO UNESCO DELL’ISOLINO VIRGINIA realizzando un itinerario tematico che valorizzi le connessioni tra l’area urbana e il paesaggio lacustre.
  • Valorizzare la presenza di itinerari di fruizione paesaggistica e culturale di valenza sovralocale, quali ad esempio la VIA FRANCISCA DI LUCOMAGNO o il PERCORSO CICLABILE REGIONALE PEDEMONTANA ALPINA,
  • Favorire il recupero e la valorizzazione dei NUCLEI ANTICHI E DEGLI INSEDIAMENTI RURALI DI MATRICE STORICA,
  • Tutelare e valorizzare il PAESAGGIO RURALE come spazio della produzione agricola e come risorsa ambientale, promuovendo interventi di qualificazione paesaggistica e di valorizzazione.
  • Valorizzare l’area della SCHIRANNA come porta di accesso al lago, prevedendo un progetto di insieme che ne ridefinisca l’immagine complessiva, integrando le funzioni e gli spazi esistenti per la fruizione turistica, balneare e sportiva, prevedendo aree da destinare all’organizzazione di eventi e attività di aggregazione sociale, promuovendo azioni di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche delle sponde del lago e del sistema degli spazi aperti circostanti.
  • Realizzare nei quartieri sistemi di aree e spazi aperti dove attivare SPAZI CULTURALI TEMPORANEI e luoghi di aggregazione per l’organizzazione di eventi e attività sociali destinate a diverse fasce di età.
  • Valorizzare la presenza degli SPAZI CULTURALI DIFFUSI DI QUARTIERE (scuole, biblioteche, teatri, cinema e spazi polifunzionali) attraverso azioni di miglioramento della qualità e della fruibilità degli spazi aperti pubblici.
  • Valorizzare e riqualificare le GRANDI STRUTTURE SPORTIVE URBANE, secondo un progetto organico di rigenerazione che includa il RIDISEGNO DEGLI SPAZI PUBBLICI CIRCOSTANTI
  • Promuovere la valorizzazione del SISTEMA DELLE ATTREZZATURE SPORTIVE DI QUARTIERE a partire da un approccio multifunzionale e intergenerazionale che possa incentivare una fruizione delle attrezzature e degli spazi pubblici aperta e flessibile allo svolgimento di attività diverse nell’arco dell’intera giornata.
  • Costruzione di un SISTEMA CONNESSO DI LUOGHI PER LO SPORT E L’ATTIVITÀ FISICA, spazi per il benessere e qualità della vita dei cittadini.
  • Valorizzare i CAMPI SPORTIVI DI QUARTIERE, così come gli oratori che costituiscono un importante opportunità nell’offerta di spazi aperti diffusi.
  • Valorizzare e riprogettare l’AREA DELLA SCHIRANNA, anche mediante la creazione di un POLO SPORTIVO INTEGRATO con un mix funzioni sportive e non.
  • Incrementare la FRUIBILITÀ DEI GRANDI SISTEMI NATURALISTICI che circondano lo spazio cittadino (Campo dei fiori, le aree rurali di Capolago, la valle Olona, etc) anche per una fruizione sportiva e ricreativa.
  • Proseguire attraverso il Masterplan dell’area più estesa delle stazioni la rigenerazione del NODO FERROVIARIO URBANO DELLE DUE STAZIONI.
  • RIDEFINIZIONE DELL’ASSE DI VIALE BORRI come una delle porte di accesso alla città, a cui connettere, secondo un nuovo modello di mobilita sostenibile, i luoghi del lavoro, il polo universitario, l’ospedale fino ai nuovi spazi urbani delle stazioni.
  • Incrementare e riorganizzare il TRASPORTO PUBBLICO LOCALE per migliorare l’intermodalità, favorendo integrazione tra diverse forme di mobilita e ripensando i luoghi di interscambio.
  • Implementare una VISIONE MULTICENTRICA DEL TERRITORIO tramite una rete di collegamenti per la mobilita sostenibile (trasporto pubblico e piste ciclabili) che connettano il centro urbano con i quartieri più esterni e implementazione del ‘Varese biciplan’.
  • Potenziare il PROGETTO DIFFUSO PER INCREMENTARE L’ACCESSIBILITÀ CICLOPEDONALE per garantire spostamenti quotidiani in sicurezza per tutte le diverse categorie di utenti, attraverso la realizzazione di una rete di percorsi a carattere pedonale, per la maggior parte indipendente dalle vie del trasporto veicolare.
  • Valorizzazione delle IDENTITÀ LOCALI DELLE CASTELLANZE e dei quartieri con progetti di spazio pubblico finalizzati al MIGLIORAMENTO DEL COMFORT AMBIENTALE DELLO SPAZIO URBANO in corrispondenza delle scuole per favorire un utilizzo pedonale della strada.
  • Potenziamento della RETE CICLABILE URBANA ED EXTRAURBANA, per gli spostamenti quotidiani e per il tempo libero / cicloturismo.
  • Potenziamento ed efficientamento dei SERVIZI DIFFUSI DI CAR SHARING / E-BIKE SHARING/MICRO-MOBILITÀ condivisa.
  • Investimento nella qualità dell'ambiente urbano attraverso il RECUPERO DI SPAZI PUBBLICI, LA RIQUALIFICAZIONE DI AREE PER LA MOBILITÀ ALTERNATIVA e lo sviluppo di infrastrutture come ciclo - stazioni e bike - sharing.
  • Studio e MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DELLA SOSTA anche per incentivare i parcheggi di interscambio esterni.
  • Valorizzazione dei PARCHEGGI COLLETTIVI esistenti per ridurre la sosta nelle zone centrali ed eliminazione dei parcheggi in conflitto con parchi pubblici o aree naturalistiche.
  • Riorganizzazione SISTEMA SCOLASTICO DIFFUSO: creazione di poli scolastici attrattivi anche per comuni esterni e rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio non più idoneo come sede di altri servizi di quartiere diffusi sul territorio.

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